23 luglio 2003

Uccelli da rabbia e da frontiera

Le cornacchie volano, giusto? E si fanno i fatti loro, generalmente. Ma questo è un quartiere strano.
L'altro giorno una di loro camminava sul marciapiede. Evidentemente affamata, mostrava un'inquietante dote d'intraprendenza nel voler bucare il fondo di un sacco della spazzatura. Al tentativo effettuato da Licia di allontanarla, reagiva attaccando (ma niente scene hitchcockiane, lei camminava soltanto) e incazzosa perseguiva gli umani intrusi fino a indurli alla fuga. Sintesi di Lorenzo: "C'eva una covnacchia che voleva mangiarvmi le scarvpe".

Le rondini vanno e vengono, giusto? E rispettano le stagioni, generalmente. Ma questo è un quartiere strano.
Oggi abbiamo riscontrato che per almeno una di loro la linea di confine tra mesi freddi e primavera coincide con il passaggio astrologico da Cancro a Leone. Infatti soltanto oggi è tornata al nido qui sul pianerottolo. Si vede che luglio è un mese particolare per questi volatili, almeno qui alla Bovisa - un quartiere strano.

È più o meno quello che dissi a due ospiti inglesi di riguardo che stavo portando alla festa di un'agenzia di traduzioni mia cliente. It's a queer neighbourhood, È un quartiere strano, spiegai per giustificare la compresenza a bordo di un travesta mio vicino di casa che accompagnammo fino al luogo di lavoro (il cimitero di Bruzzano). Per me fu divertente perché mentre vivevo la scena e traducevo i dialoghi pregustavo la faccia della Project Manager nel momento in cui le avrei raccontato l'episodio. Che in fondo era una semplice questione di linea di confine. E di uccelli.

Questione di frontiera e di uccelli era quella di cui Mara (considerato trans, ma in realtà non operato) mi raccontava prima che arrivassero le Inglesi. Innamorata, attendeva con ansia il ritorno in Italia da clandestino del suo ragazzo rumeno, nuovo amore con il quale si trasferirà nella sua Sicilia e smetterà di battere (al massimo prenderò un paio di appuntamenti alla settimana). Lui si regolarizzerà sposando a pagamento una lesbica e (spero) vivranno tutti felici e contenti. In culo alla Bossi-Fini. In culo non è per forza una parolaccia, può essere anche amore.

N.B. debiti: titolo.

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a cura di Giulio Pianese

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