02 settembre 2003

Anniversario

[Anni Cinquanta, Italia.]
Lei era una maestrina romagnola agli esordi. Coscienziosa fino allo zelo, scriveva a tutte le famiglie delle bambine affidatele per la colonia estiva. Alla fine delle vacanze, accortasi che le mancava una foto ricordo, chiese a Rosaria di spedirgliela.
Lui era un giovanotto napoletano già accanito sciupafemmine. Evidentemente affascinato da quella figura lontana, si inserì nella corrispondenza riguardante la sua sorellina e alla maestrina spedì invece il proprio ritratto.
Fu così che ebbe inizio uno scambio epistolare che portò finalmente al primo incontro...
[Sembrerebbe un inizio poco probabile perfino per un romanzetto d'altri tempi, ma la realtà se ne impipa del realismo.]
...incontro che avvenne a Cosenza, in occasione del concorso magistrale nazionale.
Il giovanotto, prima di partire, promise al padre di tenerlo informato: gli avrebbe comunicato l'eventuale gradimento per la signorina inserendo un asterisco nella cartolina che insieme gli avrebbero spedito da laggiù. Giunta a destinazione, oltre ai saluti la cartolina conteneva la frase "Molti asterischi".
Seguirono lunghi anni di fidanzamento a distanza, con rarissime occasioni per vedersi.
[Com'è dura la vita quando i tabù religiosi vanno a braccetto con le convenzioni sociali.]
Poi finalmente, il due settembre '62, si sposarono.
Cerimonia tradizionale in Romagna...
[Probabilmente la sopravvivenza a quei pranzi meravigliosi era un criterio di selezione.]
...e trasferimento in Brianza.
[Quando si dice la logica delle cose.]

Tengo a precisare che tutte queste cose le so per sentito dire, perché nacqui l'anno seguente.

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a cura di Giulio Pianese

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