12 gennaio 2006

Coi piedi per terra

Sarà che sono ottimista, sarà che mi accontento, sarà per la filosofia del mezzo pieno, e che il mezzo strapieno non lo devo prendere spesso, sarà che sono fortunato ad avere o a trovare motivi per sorridere, sarà quel che sarà, ma stamattina, mentre percorrevamo il tratto che separa la fermata dell'autobus dalle scuole, non ho potuto fare a meno di elogiare il cielo, per un momento azzurro e luminoso, colorato di sole timido e striature di cirri.
Al che Lorenzo, implacabile: "Savà meglio che invece di guavrdave il cielo guavrdi pev tevvra, che se metti il piede su una cacca..."
In effetti, sui marciapiedi la situazione negli ultimi anni non è mutata.

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a cura di Giulio Pianese

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