26 maggio 2006

One fine day in pota-town

Anda, vai dove, randa! Ma tu vai, che la stella ti bacia in fronte, fonte bella, s'cet, sempre presente, sente dove sei, sem chi, vai tranqui, arriva in treno e trova l'auto e l'autista che cova il gesto gentile, sobrio ed ebbro d'umanità.

Oooh, e poi scopro che il Servizio pota-inclusive per i ciuccianebbia sperduti comprende pure tutto un abbraccio di parole alate e in fretta spiumano sul raccontare che s'invola in territorio di scambio, comprensione e crescita.

Senza contare il gadget, lo scrittomisto di Effe, condito da un biglietto dell'atb-system per dopo come segnalibro, un tocco di cura previdente che se non fossimo omaccioni supervirili stilewestern sarebbe da commozione.

Grazie, Mike: sei stato un angelo (il biglietto ce l'ho ancora intonso, dunque tornerò).

P.S.: ti farò contattare da una tipa che vuole sapere tutto sul cammino di Santiago, quello vero delle tue piote di Pota!

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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