01 febbraio 2007

5 minuti di sollievo per il pianeta

Non cominciamo a dire che non serve a niente e blablabla, che son solo cose simboliche eccetera eccetera, che i problemi son ben altri (hanno inventato a tal proposito perfino il termine benaltrismo) e che fare oggi significa dimenticare domani. Insomma, dalle 19.55 alle 20.00, stasera, per cinque minuti, io le luci le spengo, come hanno suggerito questi qua.

Poi, come ogni giorno, continuerò a cercare di limitare il più possibile gli sprechi e di educare i miei figli a fare altrettanto, con l'esempio ancor più che con le parole (dall'energia elettrica: spegnere le luci inutilizzate, all'acqua corrente: non lasciare il rubinetto aperto mentre ti lavi i denti). So bene che la mia è una goccia nel mare... come la tua, come la sua, come le loro, come quelle altre, come quegli altri, ma tante piccole azioni possono produrre effetti enormi.

In Comme un roman di Daniel Pennac, tra i diritti del lettore c'è pure quello di spizzicare o piluccare (droit de grappiller), secondo il concetto per cui se dispongo solo di pochi istanti per fare una cosa, è meglio farla per quei pochi istanti piuttosto che rinunciarvi del tutto. Come esempio, se non ricordo male, tira in ballo Venezia: poniamo che desideri viverci e non possa farlo, non trovereste assurdo se mi privassi anche del piacere di passarvi qualche giorno?

P.S.: sono andato a controllare e constato di avere una memoria ottimista, visto che mi aveva fatto espandere i tempi rispetto all'originale: "Quand on n'a ni le temps ni les moyens de s'offrir une semaine a Venise, pourquoi se refuser le droit d'y passer cinq minutes?"

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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