28 giugno 2007

O almeno, stiràcchiati

Per la manutenzione dell'automobile o per far riparare un qualsiasi elettrodomestico il tempo lo trovi e per il tuo corpo no? Qui sotto voglio raccogliere idee ed esempi di piccoli esercizi che possano migliorare la qualità del vivere nella realtà fisica, muscolare, articolare. E di conseguenza, tutto il resto.

RSI prevention
Una serie di semplicissimi esercizi illustrati per la prevenzione dei dolori posturali o di sindromi quali il tunnel carpale. Le spiegazioni sono in inglese, ma le immagini chiariscono tutto anche ai non anglofoni. (*)

Zhang Zhuang
Gaspar Torriero è un drago garbato, l'ho già detto. Ergo, se vuoi praticare l'esercizio da lui suggerito, concediti pure di dimezzarne i tempi o perfino ridurli di molto. L'importante è cominciare, anche un minuto è meglio di niente per il proprio benessere.

Tai Chi
"Esercizi mattutini dalla Cina" a cura di Ludo e Gilgamesh, che in tre lezioni insegnano come provvedere da sé a tenersi in forma grazie alla cosiddetta ginnastica dolce. Gratis e senza effetti collaterali. (*)

Paschimottanasana
Al piegamento in avanti da seduti, se mai vi si arriverà, occorre puntare piano piano, come suggerisce Gianni Lombardi.

Saluto al sole
Una semplice sequenza di posizioni facile da ricordare che in un minuto comprende piegamenti, stiramenti, flessioni, che coinvolgono tutte le parti del corpo e il respiro. Secondo l'hata yoga, andrebbe ripetuta al mattino e al tramonto.
(segnalazione di Su)

Orologio pelvico
Gnamina consiglia di "sdraiarsi a pancia in su, gambe piegate e un po' divaricate, far aderire bene tutta la schiena a terra, parte lombare compresa, braccia lungo i fianchi con il palmo della mano rivolto verso l'alto. Chiudete gli occhi e poi visualizzate mentalmente il cerchio di un orologio esattamente tra il pube e l'ombelico. Ora inventatevi una sequenza di orari e muovete il bacino in quella direzione. Es. destra-sinistra (ore 9 e poi ore 15). Nota: il bacino deve rimanere aderente al suolo."

[eccetera]
Qui c'è spazio per quel che mi suggerirai tu (e anche per quel che descriverò io, forse).


(*) questi li avevo già segnalati nel libricino compilato per Grazia.


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Tra i suggerimenti più generici, ma non per questo meno validi:
§ Su consiglia il ballo in ogni sua forma e le capriole sul prato ("Conosco qualcuno che non ha mai smesso di farle perciò anche a settant'anni ci riesce benissimo, e assicura abbiano un effetto benefico anche sull'umore").
§ Intempestiva punta sullo yoga: "Per me fa davvero la differenza" e segnala un video e una serie di link.
§ Bhuidhe risponde: "Dormire: si bruciano 60 calorie all'ora."
§ Claudia: "Il karate! Libera corpo e mente."
§ Alliandre: "Suggerisco Workrave, un programmino che fa le stesse cose del software segnalato sul sito RSI Prevention, e in più è gratuito. Per la manutenzione, poi, vado di jogging e cavallo, per me l'effetto è lo stesso del karate di Claudia."

22 giugno 2007

Occhio, Tano!

Ieri è morto il mio Presidente. Mi riferisco al baffo occhio di lince con cui abbiamo giocato, riso, scherzato, mangiato e bevuto tante e tante volte.
Stavo per scrivere se n'è andato, ma non mi pare che le cose stiano così. Prima sì che se n'era andato, per un po', quando il glioblastoma giocava a risiko col suo cervello, invadendone un pezzo per volta. Ora invece è di nuovo intero, il nostro Presidente, al quale brinderemo al più presto, di nuovo.
Ieri sono state avvisate un po' di persone, qualcuno oggi, qualcuno non si riuscirà a rintracciare, perché vent'anni di storie in comune portano inevitabilmente a disperdersi un po', anche dopo aver condiviso per tanto tempo e tante volte corse salti sudori docce cibo musica e vino.
Adesso non c'è una canzoncina pronta, l'ultima te l'abbiamo cantata come ogni anno da quattro lustri il 26 dicembre, stavolta sulle note di Oh Happy Day, facendo le rime sull'età e prendendoti in giro come al solito, con il massimo di affettuosa bastardaggine che nemmeno la malattia poteva attenuare - e lo so che sei stato orgoglioso di noi, indefessi e va be' anche fessi, ma più inde secondo me, per come siamo riusciti a non farci abbattere né la voglia di ritrovarci, né quella di sgolarci e ridere insieme.
Domenica, tra la maschera e i tubicini, ho avuto l'impressione che tu fossi già pronto e che in qualche modo attendessi dai tuoi cari l'immenso coraggio di lasciarti andare. Ma no, pirla, non lasciar andare nel senso di una scorreggia. Insomma, stavo per parlare del massimo gesto d'amore possibile e invece dobbiamo per forza farci riconoscere per la consueta trivialità, ma è giusto sia così: il resto resti non detto, che tanto si sente e tracima da bocca e occhi, in un piantoriso che non si fa domare e scalpita sfondando soglie temporali, viaggiando su e giù per la vita come un lampo, perché ogni ricordo sia qui e ora.

21 giugno 2007

A che pensa il Pensatore?*


Se vado di cavallo
si scopre la regina
l'alfiere mi protegge
dalla dannata torre
per evitar d'esporre
i pezzi come un gregge
madonna beduina
mi toccherà lo stallo.


* domanda posta da Placida Signora.

19 giugno 2007

Ballatoio

Che bello, anche a metà mattina si comincia a sentire quel sole che ti morde la pelle. Il calore ti sfiora pian piano, l'insolazione arriva discreta e la luce è abbacinante, ma te ne accorgi solo dopo aver ritrovato rifugio all'ombra delle mura domestiche, di cui solo allora avverti la preziosa frescura. Tra i pallini neri retaggio del bagliore, i soli contorni percepiti sono fatti di penombra e riservatezza, nel silenzio.
Tornerò al sole dopo che avrò rubato l'idea a un personaggio di Gide: procurarmi due pietre lisce e piatte, che stiano in pugno alternativamente a rinfrescare il palmo acquistandone il calore e rilasciandolo poi, sebbene non mi sia chiaro se avrò più bisogno di sole o di ombra.

15 giugno 2007

Monito(r)

Quando le parole si staccano dalle labbra o dai polpastrelli, in un certo senso non ci appartengono più, o meglio: ci appartengono quanto il resto del mondo, di cui vanno a far parte. Così, ritrovandole, uno le sente come se provenissero da un'altra voce, le ascolta e se ne fa nuovo destinatario.
(l'amore sta in noi, non là dove l'abbiamo proiettato)

08 giugno 2007

Parametri

Una prima buona misura della stima che nutri per le persone è pensare a chi affideresti per un paio d'ore i tuoi figli.

07 giugno 2007

Come pioveva

Una volta che pioveva ero su una macchina che si girò minimo due o tre volte su sé stessa a cento all'ora o quasi, era una cinquecento gialla e guidava un tipo che insomma non era proprio il miglior pilota del mondo, ma eravamo ragazzi e lui era uno dei pochissimi con la patente - e l'auto. Agnimodo, quella volta lì eravamo sul vialezara, così come chiamavamo e molti chiamano ancora in Brianza la "Nuova Valassina", che è per l'appunto il prolungamento della strada che a Milano di nome e cognome fa Viale Zara. Eravamo in quattro, io ero seduto dietro, mi ricordo, e ricordo che non smisi di ridere e raccontare non so cosa mentre roteavamo in preda alla combinazione tra velocità lineare e qualche vettore generato immagino da un'inopportuna pressione sul freno in concomitanza con un'azzardata azione sul volante, il tutto miscelato dal fondo bagnato, perché era una volta che pioveva. Ero incosciente, ma non di un'incoscienza compiaciuta: era piuttosto una sorta di presunzione, l'assurda sicurezza che a me, a noi, non sarebbe mai potuto capitare niente di male. Comunque, per fortuna, dopo qualche giravolta ci rimettemmo in traiettoria favorevole, mentre le altre auto ci sfrecciarono ai lati, evitandoci, ed evitandoci così una fine prematura.

05 giugno 2007

Cinque/sei/sette

Oggi la data si potrebbe anche scrivere così, in effetti. Una semplificazione che porta all'enumerazione, processo rassicurante, t'assicuro.
Quasi quanto l'archiviazione, forma di riordino che fornisce l'illusoria sensazione di controllo su (riempi lo spazio a piacere).
Dev'essere questo uno dei motivi per cui sta prendendo piede e riscuotendo successo in misura esponenziale l'applicazione che permette di esporre la propria biblioteca personale. Ho appena cominciato e cerco di non essere sistematico, mentre respingo ansia e fretta onde evitare che uno sfizio diventi un vero e proprio lavoro di catalogazione, richiedendo tempo ed energie che, nel caso, preferirei impiegare leggendo un buon libro, per esempio.
Comunque: divertiti anche tu con aNobii.


a cura di Giulio Pianese

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