28 febbraio 2009

In diretta

Lorenzo, vedendo la scena di Happy Feet in cui il pinguino viene bombardato di clic fotografici, mi chiede: "Se ti scattano tante foto puoi andavre fuovri di testa?"
Io: "Perché? Vuoi dire col flash?"
L.: "Eh, se ti scattano tantissime foto col flash puoi andavre fuovri di testa?"
Io: "Non per le foto in sé, ma forse con un numero esagerato di flash potrebbero esserci conseguenze."
L.: "Ah, ecco pevrché Bevrlusconi è così. Ah ahahahah!"

Tutto scorre

Come un delta di montagna, il flusso di chi la rete la abita si scompone in tanti rivoli e va bene così, perché il permanere non è legato alla staticità, nemmeno nel vivere, nemmeno nei ricordi. Come dove quando e se si possa ricomporre un fiume non è sempre definibile, ma friendfeed costituisce una buona approssimazione. Tantopiù che ad arricchire quel corso insieme agli affluenti primari giungono le generose precipitazioni dei commenti, graditi temporali con lampi di "like".

17 febbraio 2009

Sì comment

Il vecchio sistema di commenti Yaccs, cui molti blogganti di lungo corso erano affezionati, ha interrotto il servizio. Per questo, da qualche tempo, non era più possibile commentare su CuT'n'PaStE, il più antico blog collettivo italiano di copia e incolla.
Ora, grazie all'intervento di Simone, la funzione è ripristinata. Prego, accomodati pure.

06 febbraio 2009

Giocando col rovescio

Da dietro un vetro, la pioggia ti può immalinconire, attenuandoti la luminosità fino all'incupimento. Se invece, con quella stessa pioggia, apri la finestra e annusi, l'olfatto ti restituirà a te, facendoti compiere un passo sensoriale verso il benessere, già solo per la gradevolezza di un'aria un po' più pulita.
Lasciarsi piovere è inevitabile, talvolta, o forse spesso. Se però succede attraverso il respiro anziché con le lacrime, farai riprendere i sensi al tuo sorriso, la vista ai tuoi occhi, l'abbrivo ai tuoi sogni, rinnovati.

P.S.: avevo ragione sulla primavera, me lo ridice quell'uccelletto che zompetta sui rami spogli ad annunciare che presto, almeno per un poco, spioverà.

02 febbraio 2009

Fay çe que vouldras

Puoi prendere spunto da qualsiasi cosa e arrivare a qualsiasi conclusione, a posteriori.
Come coi proverbi, spesso ambigui o addirittura contraddittori, specie nei dintorni della meteorologia (però per la Candelora io mi attengo alle filastrocche di nonna Teresita, secondo le quali la nevicata è suggello finale dell'inverno).
Un segno, un sogno, un detto, un motto, dipende da come li interpreti. Da come li vuoi interpretare. Non è difficile piegare un oroscopo alle tue contingenze, tantomeno far realizzare un presagio che ti riguarda: si cercano linee guida con insistenza tale da rendere autoavveranti a manciate le profezie. O le loro reinterpretazioni.
E tuttavia, proprio per la possibile persistenza del libero arbitrio, non rigetto alcun messaggio, in qualsivoglia forma giunga a farsi notare: sarà occasione per riconsiderare sé stessi e soprattutto delineare il prossimo passo da compiere, nel sentierino malamente tracciato dei desideri veri.

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Per il titolo, sono debitore a François Rabelais e alla regola dell'abbazia di Telema, che impone di fare ciò che si vuole.


a cura di Giulio Pianese

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