31 dicembre 2009

Ciao, vado, poi torno, ciao

La luna, ricordati la luna, stasera. Piena, piena e blu (blue). E poi tutto il resto, tutto il resto da sistemare, prima che. Tutto quanto, pronti a partire o ripartire, pronti a ricominciare o cominciare, ma in realtà, e lo sai, a continuare a cambiare. Cambiare. Fare. Fermarsi. Sentire. Però pronti a partire s'ha da essere, prepàrati dunque a portare con te, attraverso una strettoia fittizia, quanto più puoi di te, ma ridotto come un buon sughetto. Nuota cavalca balza scivola o semplicemente cammina, o ancora: dormici su. Passalo come davvero ti senti e se devi cogliere qualcosa di simbolico, fa' che ti serva a stare meglio. Buona irradiazione e mi raccomando, fatti del bene.

26 dicembre 2009

Storie di volatilità

Haloscan chiude l'attuale sistema di commenti. Mi hanno permesso di esportarli tutti e ottomila e rotti in una serie di file XML e chissà, forse riuscirò a recuperarli come si deve.
Intanto, per oggi 26 dicembre voglio assicurarmi di non perdere questi, anche per celebrare un non-compleanno (ciao, Tano).

23 dicembre 2009

Il mondo visto da sotto il metro

Frasi Storiche è un blog che da anni raccoglie e ripropone esempi della "micidiale logica stringente dei bambini" (compresi alcuni aneddoti dei miei due gioielli).

Ora Andrea ne ha pubblicato il meglio, col titolo Ho una testa di cervello!, liberamente scaricabile in formato pdf.

11 dicembre 2009

PSLA significa Post Sotto l'Albero

Quella del 2009 sarà la settima edizione, sempre a cura di Sir Squonk, che ogni anno già un paio di mesi prima comincia a fracass... ehm a ricordarci dell'iniziativa. Ho consegnato stamane, ultimo giorno utile (ma c'è tempo fino a mezzanotte e se vuoi partecipare devi solo scrivere un pezzo e mandarglielo via e-mail).

I miei precedenti sono questi: Opera d'arte, Sotto l'albero, Luminarie zerocinque, Buon Natale in digest, Ho ho ho, Al vento decembrino.

Le raccolte complete, con i contributi di tutti i partecipanti anno per anno sono ancora scaricabili in formato pdf: 2008, 2007, 2006, 2005, 2004, 2003.

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Aggiornamento: grazie a Sir Squonk, è già disponibile il pdf liberamente scaricabile del PSLA 2009 (se ho contato bene, 108 partecipanti per 164 pagine).

Il mio contributo l'ho riportato anche tra le Zuccate, s'intitola: Come un cioccolatino.

05 dicembre 2009

Térez Montcalm

Ieri sera, da sola con la sua chitarra sul palco dell'Auditorium di Radio Popolare, Térez Montcalm ci ha regalato un gran bel concerto.

Brava e intensa, questa cantautrice canadese sembra mastichi la musica mentre te la trasmette corpo e anima, con la levità di chi sa essere mentre fa. I classici pop rock e jazz rivisitati e i brani di sua composizione presentati in scaletta sono risultati tutti pregevolmente marchiati dalla personalità delle interpretazioni.

Abituata a esibirsi con una band, all'inizio si era schermita; in realtà mi è parso che con questi riarrangiamenti, scarni per necessità contingente, la resa ne abbia addirittura guadagnato, valorizzando ancor più le sue qualità. Oltre a padroneggiare la chitarra (e il contrabbasso, che però nell'occasione non è stato usato per un disguido tecnico), questa artista autentica gioca sui suoi due registri vocali, velato e risonante, sfruttandone dinamiche e ampia gamma espressiva fino a ottenere una moltitudine di effetti naturali che colorano ogni singolo passaggio.

Gusti variegati, gesti potenti tra soffio linfatico e scatto dei fianchi, sempre al sapore di jazz:

1. Where the streets have no name
2. My baby just cares for me
3. Le requin danse
4. Private lies
5. E penso a te
6. Sweet dreams
7. C'est extra
8. Ciao ciao bambino

Le esecuzioni erano inframmezzate dai dialoghi con il conduttore Niccolò Vecchia, un'intervista dal vivo e in diretta radiofonica che ha permesso a noi presenti e al pubblico a casa di conoscere meglio la storia musicale e le passioni di Térez*.

Se vuoi ascoltarla:
- la sua pagina su myspace
- il jukebox della casa discografica
- YouTube

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(*) molto simpatica anche nelle chiacchiere post concerto, dapprima sotto il palco e più tardi all'Enosud.



a cura di Giulio Pianese

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