20 gennaio 2012

Un lento con un suo perché

Mentre lavoro, tranne che nelle fasi più delicate in cui necessito della massima concentrazione, ascolto sempre musica in sottofondo. Uno dei modi più comodi e vari per farlo è seguire blip.fm, una sorta di trasmissione musicale perpetua a cura degli stessi utenti, in cui scegli tu chi e come ascoltare: il flusso di quel che stanno proponendo tutti gli altri blipper o i tuoi dj preferiti, oppure la tua selezione personale.
Ieri mi ha lambito l'orecchio una melodia che ho poi rilanciato, chiedendomi come mai mi suonasse tanto familiare: ho pensato a vecchie trasmissioni radiofoniche, alle colonne sonore dei film, senza però riuscire a identificare un legame specifico. Poi mi è venuto in mente: quella canzone da piccolo la sentivo e la vedevo canticchiare, fischiettare e ballare dai miei genitori. Ora so che è un brano scritto nel 1939 da Alberto Domínguez e lanciato dall'orchestra di Xavier Cugat l'anno seguente. S'intitola Perfidia: trova qualcuno con cui ballarlo guancia a guancia lasciandosi accarezzare dal sorriso.

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a cura di Giulio Pianese

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