15 settembre 2012

Luogotenenti

Quando gli eventi più disparati mi riportano a uno stesso luogo, mi chiedo perché, come se il mondo dovesse mandarmi segnali. Magari è così, magari no, in ogni caso interrogarsi non fa mai male, anche se talvolta il frutto della riflessione non è questo granché.

Succede oggi con Rho, che per me ha sempre voluto dire una sola cosa: professor Fregni, quello che operò mio padre di polipi al naso tanti decenni fa (il prof non era ancora famoso e mio padre era un bel po' più giovane di me ora). Rho, che sembra un'onomatopea legata al russare, Rho, con quell'acca inutile e un tantino medica, non la conosco mica e anche oggi ci son stato di sfuggita e non l'ho certo compresa. In quelle lande mi smarrisco, mannaggia alla pigrizia che non mi fa attivare il navigatore che sta in quel sacchetto di carta sopra il mobile da qualche mese; però poi chiedo a qualche passante e in qualche modo, un po' all'antica, la strada la trovo. Comunque a mio padre i polipi li tolsero, ma quanto al russare, mi sa che non ci provarono neanche.

Un altro luogo insistente è la zona di viale Monza, ma proprio in modo esagerato. Tra amori e lavori, mangiate e ballate ci capito quasi sempre, quasi come succedeva qualche lustro fa. Ex fidanzate e voraci flirt, traduzioni e lezioni private, cene esotiche e allegre pizzate, passeggiate al parco Trotter o lungo la Martesana, chiacchiere, concerti e cocktail, e poi anche il ballo, seriamente e col sorriso: a lezioni di tango argentino sono andato lì e lì tornerò tra pochi giorni. A proposito, sappi che martedì 2 ottobre ci sarà la serata di presentazione dei nuovi corsi di Antonio e Anna alla quale potrai partecipare gratuitamente. Vieni a farti un giro e prova ad avvicinarti allo stile milonguero, magari ti piacerà un sacco.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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