16 ottobre 2012

Evvirgole

L'altro giorno Rillo (su facebook) chiedeva: "E tu, dimmi, per cosa vivi esattamente?"
Ho risposto, al volo: "Per essere felice, o almeno contento, e per godermela, meglio se serenamente e in armonia con il resto del mondo."
Per godersela, aggiungo ora, è indispensabile riconoscere che i momenti belli esistono anche nelle nicchie tra un affanno e l'altro o perfino tra un sospiro e un respiro; è utile voler guardare e saper vedere, essere disposti ad aprirsi e accogliere senza lasciarsi sopraffare dalle aspettative; ed è senz'altro d'uopo non avere il culo troppo pesante.
È altresì necessario, in caso di condivisione (opportuna perché, come sappiamo, raddoppia il piacere), che questa avvenga con persone in grado a loro volta di riconoscere, di guardare, di sorridere e di sorridersi.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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