06 novembre 2012

Mezzo pieno e mezzo vuoto

Ci sono sempre almeno due modi di considerare le cose.
Prendi per esempio l'ora solare: tutti quanti a sottolineare che fa buio troppo presto, che la sera già nel tardo pomeriggio s'ingoia le giornate. In realtà, le giornate non s'accorciano così tanto e te ne accorgi dalle albe rosate, dalla luce (a)dorata che squarcia la nuvolaglia indirizzando i pensieri del mattino.
Così, un momento d'angoscia andrà rigirato e rimirato come fosse un prisma, per riuscire a vederne le sfaccettature trascurate e le impreviste proiezioni luminose. Come nel mondo, come nel sole che splende perfino mentre le nubi lo occultano, c'è del bello in te, anche quando non te ne accorgi.
Usa dunque una bilancia a due piatti per soppesare come stai e cosa è mezzo pieno e mezzo vuoto. Per non parlare del fatto che "mezzo vuoto" non è necessariamente una cosa negativa, ché senza il vuoto il pieno non s'apprezza, nell'arte come nella vita.

4 commenti:

  1. grande il doppio del necessario ;P

    (tiziana/spin)

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  2. "grande il doppio del necessario"
    questo commento non so se lo capisco, ma mi piace :-)

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  3. il bicchiere.
    Non è mezzo pieno.
    Non è mezzo vuoto
    E' solo molto grande, più di quel che serve.

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  4. adesso che me l'hai fatto capire, mi piace ancora di più :-))

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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