13 marzo 2013

Affabulazioni

È uno proprio bravo a raccontare, Marco Paolini. Godibilissimo e interessante, coinvolgente e stimolante sono aggettivi che si attagliano pressoché a ogni suo spettacolo.
Nel caso di ITIS Galileo, la bravura è quella di rendere fruibile un discorso che altrimenti parrebbe confinato all'ambito un po' barboso di programmi scolastici connotati da astrattezza e lontananza. Nella vivace raffigurazione proposta, il pensiero e l'agire dello scienziato si colorano di aspetti quotidiani e concreti, dove la grandezza si mescola alla meschineria, il grande passo per l'umanità a piccole decisive azioni, i nuovi concetti a oggetti innovativi, le intuizioni alla praticità di saperle cogliere e comunicare, la storia alla cronaca, la scoperta al dubbio e di qui, gli illuminanti interrogativi all'oscurantismo della falsa Verità.

Vi ho assistito insieme ai miei figli e alla fine li ho convinti a superare la timidezza per andare a complimentarci con l'attore e coautore dello spettacolo. Nel camerino ho raccontato a Marco Paolini della prima volta che lo sentii: nei primi anni novanta, con un amico stavamo tornando dagli allenamenti e accendendo la radio sentimmo uno che parlava del Vajont. Quasi subito ci azzittimmo per ascoltarlo meglio e una volta arrivati a destinazione rimanemmo lì parcheggiati senza nemmeno accennare a spegnere la radio fino alla fine del racconto. Questo, gli ho detto, è ciò che ho riferito ai miei figli per presentare loro lo spettacolo: andiamo a vedere uno che quando attacca a raccontare, è impossibile staccarsi.

Ci sono vari momenti nella vita che definiremmo imperdibili: in genere coincidono con una miscela tra un senso di pienezza e una sorta di euforia. L'altra sera poco prima dell'inizio, vedendo Lorenzo e Francesca contenti (la Caju addirittura elettrizzata) di essere lì a poche file dal palco, ho indubbiamente provato quelle sensazioni, insieme a un pensiero di gratitudine per chi ci aveva offerto quell'opportunità.

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bonus: precedenti su questo blog.

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a cura di Giulio Pianese

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