02 maggio 2013

La memoria di quel che sarà

C'è film e film. Se un Gosford Park, benché su piccolo schermo, è comunque foriero di pregnanza, un Viaggio sola in visione cinematografica festiva non è certo sufficiente a raddensare sapori che rimangano, perlomeno non quanto Up In The Air (Tra le nuvole) cui qua e là allude.
Resta il fatto che i film non vanno bene per obnubilarsi, né la musica, né il sonno: ciascun passo in tal senso cederebbe ben presto la via allo spleen da Sehnsucht, e sarebbe pronta la malinconia a farla da padrona, poggiando su quel che non è ma sarebbe potuto essere.
Per fortuna c'è anche altro, di bello e di vivo, di pronto o promettente, nella danza degli istanti, nel fluttuare di ciò che, nascosto al primo scorrere, si rivela ai successivi passaggi, come quando si rilegge una poesia dopo averla studiata un po'.

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a cura di Giulio Pianese

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