08 gennaio 2014

Di luci e di pile

Passato anche il Natale ortodosso, non ci sono più scuse per tenere accese le lucine, ma tanto i risvegli antelucani stanno per diventare albe luminose, fors'anche lucenti. Non temo, su questo, di peccare come mio solito di facile ottimismo: le probabilità che le giornate tornino ad allungarsi sono molto elevate, stando alle precedenti esperienze.
Bisognerebbe, semmai, far tesoro di queste ultime settimane ancora un po' buie per ricaricare le pile, ma sappiamo tutti quanto sia difficile rinunciare ai divertimenti, in specie quelli dispendiosi dal punto di vista energetico.

A proposito, oggi sono rimasto male nell'apprendere una notizia sullo smaltimento di pile e batterie: i rivenditori non le raccolgono più, perché non solo il Comune non passa a ritirarle, ma se loro si presentano alla piattaforma ecologica, vengono respinti o viene loro richiesta una gabella. Se quest'ultima informazione è vera, mi sembra una cretinata, giacché la comunità dovrebbe trarre vantaggio dallo smaltimento differenziato di materiali pericolosi, che altrimenti finirebbero per inquinare irrimediabilmente il terreno e la falda acquifera. O sbaglio?

Dunque ho messo da parte la vecchia batteria del cordless e la pila ormai scarica della radiosveglia, in attesa della prossima spedizione in via Petrella 55 (che è pur sempre una bella gita, quasi come andare a vedere le nutrie).

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

scrivimi