03 marzo 2014

Di corsa in palcoscenico

Era tanto che non correvo e quella sera di gennaio non fu certo facile farlo con indosso il giaccone e in tasca le chiavi e il cellulare e il portafoglio e l'appunto con l'indirizzo del teatro cui ero diretto, in ritardo mio malgrado, non avendo trovato da parcheggiare se non a distanza notevolissima, distanza che mi trovavo a percorrere a spron battuto e senza grazia, sudato e col fiatone.
Lo spettacolo e la compagnia poi valsero la pena, giacché la mia amica Annalisa mi aveva un'altra volta invitato a una rappresentazione efficace e riuscita nel rendere i meccanismi di un classico del teatro del novecento come Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, per la regia di Arturo Cirillo.

Per domani sera, un'altra amica mi ha consigliato uno spettacolo inedito e siccome mi spiace non riuscire a farcela, stavolta nemmeno correndo, mi sa, te lo segnalo, sperando di fare cosa gradita:
La scalata della Piramide di Sale di Antonio Conticello viene messa in scena dal “Teatro dei Cinque Sensi”: l'attore in scena interpreta un racconto, ritorna al cantastorie, con una combinazione misurata tra recitazione, musica, danza, canto, proiezione di foto e video che si mescola con i profumi sprigionati, sino ad appagare i restanti sensi come l'olfatto, il tatto e il gusto. Quattro ragazzi appena tredicenni vivono l’estate dei primi anni settanta in modo scanzonato prima di imbattersi in una vera e propria avventura legata a una misteriosa credenza popolare.
Appuntamento domani, martedì 4 marzo 2013 alle ore 21 al Teatro Delfino di Milano, in Via Dalmazia 11.
Per info, tel.: 333.5730340


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a cura di Giulio Pianese

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