31 maggio 2014

Naturalmente

In un certo qual modo mi rasserena sapere che il gelato, anche in una serata spruzzata da pioggia e freschetto, rimane la seconda cosa di cui son più goloso al mondo.

Balcania in quel di Sesto

Stasera al Carroponte, due garanzie: I figli di madre ignota sono per me vecchie conoscenze, mentre i Nema problema li avevo applauditi proprio lì un paio d'anni fa. Non so ancora se i miei figli saranno della partita, rispettivamente causa stanchezza accumulata e altri programmi, ma io una puntata la faccio. Tra poco.

L'AD dell'RC è JB

Tra i luoghi ricorrenti ve ne sono molti immateriali. Ad esempio, quelli legati alla musica: or ora ho rinnovato online l'assicurazione RC dell'auto e rivedendo la firma dell'amministratore delegato della compagnia assicurativa non ho potuto né voluto fare a meno di riandare con la mente e con le orecchie a una canzone cantata dall'artista suo omonimo. James Brown: straordinario nel cantare, altrettanto nel muoversi e danzare.

Un lampo dopo i tuoni

Tremila le cose da fare, fitti gli impegni, densi gli affetti, ma il tango s'insinua con feste, eventi e scritti, muovendo i suoi passi tra pensieri opere intenzioni e trova spazio ovunque, come l'acqua quand'è benefica, come l'acqua quand'è discreta, quando educata si asciuga lasciando opportunamente la pista libera e ballabile anche dopo le intemperie. Dopo i tuoni, un lampo: quello d'un'idea e via, un salto oltre il cancello del parco per godermi tre tande (grazie a Elena "seguidora"), senza nemmeno prendermi il tempo di cambiare le scarpe. Ancora una volta, alla Milonga Popular.

29 maggio 2014

Eppur svapora

Non è vero che non ci sono più le mezze stagioni. Te ne accorgi, per esempio, ogni volta che, tolto il piumone, rinfresca. Ogni volta che ti tocca spogliarti o rivestirti degli strati che t'ammantavano a causa delle indecisioni termovestimentarie prolungatesi fino a un attimo prima di uscir di casa. Ogni volta che per la strada non sai se scegliere di camminare dal lato assolato o da quello ombreggiato. Sulla mezza stagione però non puoi dormirci, non puoi perché se no in un attimo svapora.

23 maggio 2014

Desde el alma

Chissà se stasera Lulamiao ce la mette su.



Dall'anima vorrebbe risplendere il sole che oggi ci ha graziato, asciugando le lacrime del cielo e promettendo una bella e serena serata di Milonga popular.

(Attutito)

Metti la freccia, guardi nello specchietto, guardi nell'altro specchietto, controlli e ricontrolli, cambi corsia. Un flash, quasi una percezione, quella di una botta sorda dall'angolo cieco. Invece un angolo cieco non c'era, e allora. E allora si trattava di un veicolo invisibile, di quelli che non lasciano traccia sulla carrozzeria: rimane solo la botta, anzi, la percezione della. Botta interiore, con strascichi in un certo qual modo simili alla malinconia. Eppure se ne discostano: la loro germinazione non attinge alle stesse sorgenti tue intime. La cappa che fa annaspare è estranea, non dipende da te, forse ne è dipesa, di peso ti è ogni azione e inazione corrente e passata. È una cappa da botta attutita, una botta da lungo veicolo invisibile e inatteso. Non resta che recuperare la giusta corsia e ripristinare l'andatura ottimale, tra un azzurro che lo è ancora troppo poco e delle nuvole solo provvisoriamente chete. Automassaggiati l'aura e occhio agli specchietti, ma anche alla strada, lì davanti a te.

17 maggio 2014

Il ballo di Baloo

Quando l'animo si muove leggero e gioioso, anche il corpo è bello da vedere, specialmente se l'occhio che guarda sorride affetto. In questo speciale caso, lo speciale sguardo si mette a leggere tra gli spazi colmati e svuotati, tra i respiri evocati e i sospiri disiati, ridelineando un essere in divenire ben oltre l'evidenza immediata.
L'animo, dal canto suo, si fa sentire. "Si fa sentire" in entrambi i sensi: quello di riuscire a farsi ascoltare e quello di diventare percezione pura e totale. In entrambi i casi, se davvero lo fa, lo fa in modo naturale e inavvertito, con l'inconsapevolezza dell'innocenza ritrovata per un istante, quello del movimento e del suo godimento. Perché il ballo è come un intenso vivere: quando sei in ballo sei in ballo, e in fondo è quello il bello.

07 maggio 2014

La forza del fiume

Sarà stato il primo maggio, sì, era proprio il primo maggio quando, prima di dedicarci al ripasso di letteratura inglese, con la Cajuina ci siamo sparati una discussione etimologica (risolta con una piccola ricerca sui significati e gli spropositi del termine "ariano"), virata poi su un piano più ampio e ancor più vago che andava a toccare, tra l'altro, la traduzione della Bibbia e le annotazioni, a tale riguardo, di Erri De Luca.

A proposito di elohim e di pluralità divina, per esemplificare il significato di "forze esterne", la Caju ha pronunciato una frase che lì per lì mi ha colpito e la cui semplicità voglio riportare qui:

Se l'uomo non c'è, il fiume scorre lo stesso.


a cura di Giulio Pianese

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