28 settembre 2014

Aghi di lago

Fredda, fredda, fredda fredda l'acqua, ma più che il suo rigore, a dar freddo era la consapevolezza che una volta uscito, il sole non sarebbe stato quello in grado di scaldare davvero. La circolazione però si riattiva, l'energia scorre ovunque sull'epidermide e più addentro, accompagnandosi al compiacimento di non aver rinunciato nemmeno in principio d'autunno all'ennesimo bagno lacustre di questi ultimi mesi. Orta, Garda, Lecco sono i nomi delle acque di lago da cui mi sono lasciato battezzare quest'anno. Nascere e rinascere così non è poi tanto faticoso, nascere e rinascere per modo di dire, ché siamo ben lontani dalla combinazione ctrl-alt-canc (come, peraltro, lontana assai è la capacità di nutrirsi di luce, sebbene tutte quelle piante siano lì a dare l'esempio).

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a cura di Giulio Pianese

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