31 marzo 2017

Alla sera

Il mondo rimpianto è un mondo perduto: erede del passato, erode il presente uccidendo ogni neonato nuovo momento. Tale strage d'innocenti istanti continuerà finché uno spiraglio di luce non giungerà a farsi salvatore del tempo per la vita a venire.

Ho visto una fessura nel cielo, disegnata in giallo: falcetto sottilissimo nel blu cobalto, abile a stagliarsi tra la promessa della ventura notte e il retrogusto crepuscolare figlio d'un tramonto sereno.

Ci ho infilato il dito e come una linguetta ho sollevato il velo dell'invisibile: sotto c'era un altro cielo uguale a quello, senza ancora nemmeno un tremolante brillio. Tempo d'uno sguardo, d'un'occhiata panoramica e il falcetto sottilissimo s'era fatto più intenso, più intenso il blu di sfondo, più vicina la promessa della notte, ma non una stella a rilucere.

La mano ha provato allora a rispalmare il velo dell'indicibile: la sfasatura della visione striava l'intera volta di sfumature incongrue, e il tremolante brillio che molteplice si proponeva alla miratura era come sdoppiato, con un lacerante effetto di finzione.

Un flashback improvviso, scarto temporale minimo ma efficace, m'ha quindi riportato alla vista iniziale: una tavola da favola, mirabilmente densa di promesse per l'occhio capace di paziente attesa. Ho visto una fessura nel cielo, disegnata in giallo: falcetto sottilissimo nel blu cobalto, dolce visione che si ridisegnava sul mio volto ardentemente sereno, ironico e sorridente.

Giorno di fine trimestre, giorno 90 da inizio anno, roba da angeli ubriachi.

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Lucinda Williams, Drunken angel

14 marzo 2017

Linea punto

Sto sfruttando la quaresima. Non si tratta di una vera e propria dieta, tant'è vero che ho cominciato di domenica e non, come nel più classico dei cliché, di lunedì. Comunque sia, da più di una settimana mi sto moderando nell'alimentazione: a dire il vero, lo sto facendo moderatamente, nel senso che non mi sono certo trasformato in un asceta, però di fatto mi sto astenendo dai dolci e soprattutto dai fuori-pasto. Erano soprattutto questi ultimi ad aver acquisito la capacità di moltiplicarsi per numero, qualità e quantità, contribuendo non poco ad arrotondarmi in modo abbondantemente indesiderato.

Chissà quanto mi ci vorrà per riacquisire una linea tale da non farmi sentire in imbarazzo con me stesso e con qualche "voce affettuosamente critica". So che a Pasqua mangerò la pastiera, ma l'obiettivo è quello di riuscire a mantenere la capacità di controllarmi anche a medio-lungo termine, così da stabilizzare eventuali conquiste di forma e peso. Naturalmente sono consapevole della necessità di incrementare l'attività fisica e so che lo farò, pur senza farne necessariamente un totem. L'importante, per qualsiasi percorso, è compiere il secondo e il terzo passo dopo il primo, di modo che questo non risulti un'eccezione, ma l'inizio di un bel cammino.

Giorno di metà marzo, quasi, e mentre scrivo riascolto dopo tanto tempo un CD che mi è caro per colei che vi canta: Welela.

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bonus per te che leggi: Miriam Makeba, Hapo Zamani

08 marzo 2017

Mimose

Servirà lo sguardo dell'antropologo, quello che ti fa apparire vicino ciò che è lontano e lontano ciò che è vicino. Quello che serve a sottolineare le ingiustizie e discriminazioni che sono talmente sotto gli occhi di tutti giorno dopo giorno da diventare invisibili.

Servirà insegnare o ricordare a noi stessi e ai figli maschi che uguaglianza non significa appiattimento, ma parità di diritti e riconoscimento delle proprie e altrui particolarità.

Servirà abbracciarsi, uomini e donne, esseri umani.
Servirà essere umani, sempre.

Buon otto marzo.


a cura di Giulio Pianese

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